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Renexia: "Occasione strategica che l'Abruzzo non può permettersi di perdere"

Il Partito Socialista regionale interviene sul progetto di fabbrica per la produzione di turbine eoliche

redazione
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In merito alla vicenda Renexia, il Partito Socialista abruzzese ribadisce con forza che l’investimento deve essere realizzato nella nostra regione, senza che logiche di campanilismo territoriale ne compromettano le migliori prospettive. Questa è un’occasione strategica che l’Abruzzo non può permettersi di perdere.
 
Secondo le stime diffuse negli ultimi mesi, il progetto di fabbrica per la produzione di turbine eoliche in Abruzzo prevede la creazione di circa 1.300 posti di lavoro stabili. Questi posti rappresentano un volano formidabile per il rilancio dell’economia regionale: contribuiranno a dare occupazione, stimolare l’indotto, generare filiere tecnologiche legate alle energie rinnovabili.
 
Il nostro impegno è che tutti – istituzioni regionali, enti locali, forze politiche – facciano il massimo sforzo per mettere gli investitori in condizione di scegliere il sito più adatto, non imporglielo con vincoli politici o rivendicazioni territoriali pretestuose.
 
Riteniamo, inoltre, che l’Abruzzo offra già molte aree dismesse, abbandonate o sottoutilizzate, che possono essere riqualificate e restituite a nuova vita produttiva. Non è necessario – né opportuno – consumare altro suolo, quando esistono spazi che possono accogliere questo tipo di investimento in modo sostenibile e responsabile.
 
In questo modo si conseguirebbero obiettivi molteplici:
realizzazione dell’investimento sul nostro territorio;
riqualificazione e bonifica di siti abbandonati;
una operazione di salvaguardia ambientale e recupero del territorio;
attivazione di un effetto moltiplicatore per l’economia locale.
 
Il Partito Socialista regionale dell’Abruzzo è pronto a collaborare con chiunque intenda seriamente valorizzare questa opportunità: enti statali, Governo, investitori, amministrazioni locali. Il nostro fine è uno solo: che l’Abruzzo diventi protagonista nella transizione energetica e nel processo di sviluppo sostenibile, non spettatore.
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