In qualità di rappresentante della comunità della Val di Sangro, e particolarmente dell’area dell’Aventino, non posso che esprimere il mio fermo disappunto nei confronti dell’ennesima decisione sconsiderata del Direttore della ASL02, Thomas Schael. Stavolta, il provvedimento colpisce il Presidio di Pronto Intervento (PPI) di Casoli, decretandone la chiusura nelle ore notturne e privando migliaia di cittadini di un servizio essenziale, soprattutto in caso di emergenze mediche che non possono aspettare.
Privare la popolazione di un punto di riferimento sanitario durante la notte è un atto che, a mio parere, mette a rischio la sicurezza e la salute di intere comunità . Ogni minuto è fondamentale in situazioni di emergenza: ritardare i soccorsi significa mettere in pericolo vite umane. Non possiamo permettere che una scelta di tale superficialità esponi i nostri cittadini a pericoli enormi, soprattutto nelle aree più isolate della nostra regione, già penalizzate da infrastrutture sanitarie carenti.
Voglio inoltre ricordare che sul territorio è già stata avviata una raccolta firme, a cui hanno partecipato oltre 3000 cittadini, per chiedere a gran voce la salvaguardia di questo servizio essenziale. Ignorare queste richieste significa ignorare le necessità e i diritti di un’intera comunità . La scelta di Schael è stata inoltre criticata da numerosi operatori sanitari, i quali hanno sottolineato le gravi lacune di questo nuovo piano. I medici di continuità assistenziale, infatti, non dispongono delle competenze né del supporto necessario per affrontare emergenze critiche, soprattutto quando il personale del 118 è già impegnato altrove.
A peggiorare il quadro della situazione, c’è quanto accaduto mercoledì scorso durante la trasmissione "Fuori dal Coro" condotta da Mario Giordano su Mediaset. Durante la puntata è stato sollevato il grave problema di una famiglia con un figlio autistico, bisognoso di cure e servizi che Schael ha del tutto ignorato. Anziché intervenire direttamente per rispondere alle richieste di assistenza, Schael ha delegato la questione al Direttore Amministrativo della ASL02, dimostrando una totale mancanza di rispetto e di responsabilità .
Recenti notizie di stampa riportano che Schael potrebbe essere in procinto di trasferirsi in Piemonte, dove vive la sua famiglia. Se così fosse, sarebbe probabilmente il più grande regalo che potrebbe fare al nostro territorio, anche se purtroppo i danni causati dalle sue decisioni sconsiderate rimarranno a lungo.
Ribadisco che la salute dei cittadini non può e non deve mai essere subordinata a scelte amministrative prive di visione e sensibilità verso il benessere della comunità . Esorto pertanto la Direzione della ASL02 a rivedere immediatamente il piano per il PPI di Casoli, ascoltando le richieste dei cittadini e mettendo finalmente la salute pubblica al primo posto.