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Crisi idrica e reti colabrodo

Oltre il 65% dell’acqua dispersa a causa delle perdite idriche

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L’ indagine del centro studi di Confartigianato Chieti L'Aquila, che ha analizzato i dati Istat, fa emergere una delle problematiche più grandi che ci troviamo ad affrontare. Il valore peggiore è quello registrato dalla provincia di Chieti: con il 65,6% di perdite idriche in rapporto al volume di acqua immesso in rete, è al terzo posto tra le province italiane. Alla cronica mancanza di acqua dovuta a fattori climatici ed ambientali si aggiunge l’incuria e la colpevole assenza di interventi risolutivi da parte di chi dovrebbe intervenire per il rifacimento e la modernizzazione del sistema acquedottistico. La mancanza  di interventi si traduce in un grave disagio per le famiglie e in difficoltà per il tessuto economico, produttivo e in particolare per il sistema agricolo. Il coordinamento cittadino di Azione chiede cosa si sia fatto in cinque anni per risolvere il problema. I cittadini che pagano le tasse hanno diritto a servizi di qualità, efficienti e funzionanti. La risposta non può e non deve essere “ mettete gli autoclavi”. Le famiglie, le imprese, le attività produttive hanno già vissuto gravi difficoltà dovute alla pandemia non dervono subire ulteriori danni dovuti alla cronica assenza di acqua e all’incapacità di chi dovrebbe intervenire per risolvere il problema.

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