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Esplodenti Sabino, svolta per il futuro: posti di lavoro garantiti e oltre 100 milioni di investimento in arrivo

Tiziana Magnacca, assessore regionale alle attività produttive: «Concrete possibilità che l'azienda rafforzi la produzione e incrementi l'occupazione»

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Nuova era in arrivo per lo stabilimento a Casalbordino della Esplodenti Sabino, la società di Lanciano storica proprietaria dell'attività produttiva. Fino a pochi giorni fa: il 1° ottobre è, infatti, ufficialmente subentrata nella proprietà la società turca Arca Defence Italy, ramo italiano della multinazionale turca.

Si è tenuto questa mattina un incontro in Regione tra l'assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca, l'amministratore delegato di Arca Defence Italy Ciro Milano e la vicesindaca di Casalbordino Carla Zinni

«Per il sito produttivo abruzzese e per i lavoratori il futuro è meno incerto  perché di fatto oggi annunciamo il rilancio dell’azienda, dopo anni di sofferenza e patimenti da parte dei lavoratori - ha sottolineato al termine dell'incontro l'assessore Magnacca - A questo risultato si è arrivati grazie all’azione congiunta di tutti i soggetti coinvolti nel processo di rilancio dell’azienda: dalla Regione Abruzzo al Tribunale di Vasto, il cui presidente Michele Monteleone sulla Esplodenti Sabino ha emesso un provvedimento che ha fatto storia nell’ambito della giurisprudenza della crisi d’impresa; dai sindacati, che hanno sempre mostrato un atteggiamento di grande responsabilità, ai lavoratori stessi, che hanno avuto la forza di resistere nei momenti più difficili. Insomma, sono state create le condizioni migliori perché un gruppo imprenditoriale importante estero decidesse di investire in Abruzzo dando credito alle professionalità maturate in questo settore dal territorio».

L'azienda ha garantito che tutti i posti di lavoro saranno garantiti e ci sarà totale continuità occupazionale. Attualmente l'attività produttiva autorizzata, dopo la tragedia in cui sono morti 3 operai 25 mesi fa (la seconda dopo la precedente del dicembre 2020 in cui morirono 3 operai), è legata al solo stoccaggio del materiale esistente. Al termine della fase di insediamento della Defence Arca Italy la produzione sarà automatizzata con una riduzione sensibile dei rischi connessi alla lavorazione, che sarà concentrata sul confezionamento di proiettili di artiglieria medio calibro e sul caricamento di granate.

«Notizie confortanti arrivano anche sul fronte degli investimenti siamo stati rassicurati sul fatto che ci saranno oltre 100 milioni di euro di investimenti e in più c’è una chiara visione di ampliamento occupazionale - ha riportato la delegata regionale alle attività produttive della giunta Marsilio - Il tutto in sicurezza e ampliando il core-business dell’azienda con la previsione di attività di assemblaggio all’interno di un contesto particolarmente sensibile come quello della difesa legate al rilascio delle relative autorizzazioni».

«Per noi è stato un evento traumatico che ha segnato le coscienze dei cittadini di questa parte dell’Abruzzo, per questo era necessario ridare vita a questa azienda con tutte le certezze e le garanzie che le istituzioni possono dare» il pensiero dedicato ai 6 operai morti dell'assessore regionale Magnacca. 

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